sabato 29 ottobre 2016

Storie di animali 28



Ambarabà Ciccì Coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore. 
Il dottore si ammalò
Ambarabà Ciccì Coccò.

Continuiamo a parlare di civette  con questa nota filastrocca  dall’oscuro significato, mica tanto, intanto Ambarabà Ciccì Coccò  simula una formula magica, entriamo quindi  in uno stato irreale. Poi abbiamo tre civette sul comò, tre rapaci che potrebbero rappresentare  l’uomo in quanto la civetta è un uccello, tre uomini aggressivi e rapaci che facevano l’amore, lo dice chiara la terza riga, con la figlia del dottore. Quindi una signorina di buona famiglia, ben allevata ed educata, come si era cacciata in un menage a tre? Il dottore si ammalò e lo credo, scopre la figlia, magari incinta, non una ma tre volte a fila, con dei lazzaroni che non la sposano. Il dottore si ammalò e forse tutto andò in malora, ecco che allora la filastrocca si chiude con una formula magica per ricreare uno stato iniziale dove il dottore possa riavere la sua bambina pura e innocente, ma sappiamo bene che ciò accade solo nelle favole.

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