mercoledì 12 ottobre 2016

Storie di animali 19



Mi piace il coniglio, affondare i denti nelle cosce carnose e succulenti, ma ho deciso che non lo mangerò più. Con tutto quello che c’è da mangiare posso fare a meno di cibarmi del coniglio, ma quando un qualcosa diviene proibito ecco che a me viene voglia di violarlo… speriamo di farcela nel mio intento. Coniglio e lepre (spesso la credenza popolare li accomuna) sono protagonisti di quasi tutte le Mitologie del mondo: nei tempi antichi si pensava che cibarsi della loro carne restituisse la bellezza, ma per soli nove giorni; si credeva poi che dormissero con gli occhi aperti e che mangiarli provocasse l’insonnia; in psicologia rappresentano entrambi la sessualità ardente, infatti la rivista Playboy chiamava le ragazze/copertina, conigliette; nel folklore sono spesso collegati alla Luna, dormono di giorno, vivono di notte, attraverso la quale si connettono alla Madre Terra e alla simbologia dell’acqua (fecondante) nel nome della rinascita in un cerchio senza fine, mediante il quale si ritorna alla vita dopo la morte, infatti il coniglio è anche un simbolo della Pasqua. I conigli sono emblema indiscusso di fertilità. Il coniglio in genere reca buona sorte,  una zampa di coniglio o di lepre veniva considerata un amuleto e la testa della lepre, si pensava, cacciasse la stregoneria, anche se la lepre veniva considerata spesso una serva delle streghe. Il coniglio era un animale sacro alla dea Afrodite, dea dell’amore, molti dipinti mitologici raffigurano i conigli che attorniano la dea. Plinio il Giovane (23/79 d.C.) scrisse che le carni di lepre in generale combattevano la sterilità femminile e che il consumo di testicoli di lepre in particolare favorisse il concepimento.  

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