Mi piace il coniglio, affondare i denti nelle cosce carnose
e succulenti, ma ho deciso che non lo mangerò più. Con tutto quello che c’è da
mangiare posso fare a meno di cibarmi del coniglio, ma quando un qualcosa
diviene proibito ecco che a me viene voglia di violarlo… speriamo di farcela
nel mio intento. Coniglio e lepre (spesso la credenza popolare li accomuna)
sono protagonisti di quasi tutte le Mitologie del mondo: nei tempi antichi si
pensava che cibarsi della loro carne restituisse la bellezza, ma per soli nove
giorni; si credeva poi che dormissero con gli occhi aperti e che mangiarli
provocasse l’insonnia; in psicologia rappresentano entrambi la sessualità
ardente, infatti la rivista Playboy chiamava le ragazze/copertina, conigliette;
nel folklore sono spesso collegati alla Luna, dormono di giorno, vivono di
notte, attraverso la quale si connettono alla Madre Terra e alla simbologia dell’acqua
(fecondante) nel nome della rinascita in un cerchio senza fine, mediante il
quale si ritorna alla vita dopo la morte, infatti il coniglio è anche un
simbolo della Pasqua. I conigli sono emblema indiscusso di fertilità. Il
coniglio in genere reca buona sorte, una
zampa di coniglio o di lepre veniva considerata un amuleto e la testa della
lepre, si pensava, cacciasse la stregoneria, anche se la lepre veniva
considerata spesso una serva delle streghe. Il coniglio era un animale sacro
alla dea Afrodite, dea dell’amore, molti dipinti mitologici raffigurano i
conigli che attorniano la dea. Plinio il Giovane (23/79 d.C.) scrisse che le
carni di lepre in generale combattevano la sterilità femminile e che il consumo
di testicoli di lepre in particolare favorisse il concepimento.
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