giovedì 11 gennaio 2018

Galla Placidia e il graal: quinta puntata

Nel 421 morì Costanzo, Galla Placidia si ritrovò vedova per la seconda volta. Onorio dal canto suo mostrava sempre più segni di confusione mentale, sempre più imbecille, possiamo osare di dire.
Corrono strane voci, l’imperatore bacia sulla bocca, anche pubblicamente, la sorella.
Galla Placidia che può fare, se non subire?
Chi la difende?
Tra l’altro Onorio, era impotente, più di tanto non poteva fare.
Onorio, anche se era un imperatore, era un mentecatto.
Un aneddoto racconta che egli amasse passare le giornate dando da mangiare alle sue galline che giravano liberamente per il palazzo.
Un giorno un inviato gli portò la notizia che Roma era caduta.
Onorio rispose: “Ma come, se ha mangiato solo poco fa!” 
Alludeva alla sua gallina preferita, da lui chiamata Roma.
In seguito, Galla Placidia venne accusata di cospirazione.
Onorio, al solito spaventato e suggestionato, la cacciò dalla città.
Ma santiddio, quanto deve sopportare una donna!
Galla Placidia e i figli trovarono rifugio a Costantinopoli. La corte imperiale orientale era in quegli anni come un monastero, bigotta e severa, la trattarono alla stregua di una semplice dipendente.
Questo penoso soggiorno durò pochi mesi.
Nel 423 Onorio morì d’idropisia e il problema della successione divenne urgente.
La corsa al trono si fece serrata, la spuntò un occidentale di nome Giovanni. L’imperatore d’Oriente inviò l’esercito. Un corpo di spedizione puntò per via di terra ad Aquileia, l’altro raggiunse Classe via mare. Galla Placidia si trovava ad Aquileia e qui si prese la sua rivincita. Si fece portare Giovanni, l’usurpatore, che fu umiliato e poi decapitato.
Galla Placidia assunse la reggenza dell’impero per conto di Valentiniano III, suo figlio, un giovane che ben presto si sarebbe dato ai bagordi. Fu lei, la vera imperatrice, si destreggiò abilmente, e non deve essere stato facile, Romani contro i Romani e contro i Barbari, questi in lotta fra di loro e contro i Romani, tutti contro tutti.
Di un uomo soltanto ebbe veramente paura e forse attrazione: Ezio… e siamo ai cavalieri del graal è con Ezio che probabilmente nasce la leggenda di Artù.

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