martedì 11 luglio 2017

STELLINA settima puntata

Stellina era molto brava a scuola, davvero le piaceva tanto la scuola, talmente tanto, che quando c'erano le vacanze estive, piangeva dal dispiacere. Certo lei era un po' strana, a otto anni si interrogava sul senso dell'infinito, che comprendeva, perchè nella vita le cose, le persone e la natura aumentano sempre, quindi logico credere all'infinito, mentre non riusciva a comprendere il nulla, il nulla le faceva paura e non riusciva a capirlo, e queste domande se le faceva a otto anni. Sì Stellina era strana, le si infilavano in testa idee come aghi appuntiti che la facevano pensare e pensare. A  esempio, ricordava, quando una maestra le aveva detto che il corpo, il nostro corpo è terra, strofinando intensamente le mani, si sarebbe odorato il profumo di terra, Stellina aveva sfregato intensamente le mani e l'odore della terra le aveva invaso le narici. Un'altra volta, durante la ricreazione, assieme alle compagne di scuola aveva creato con le pratoline, collane, braccialetti e anelli, con cui si era ornata tutto il corpo e poi si era avviata, così bardata di fiori, in una processione, lei davanti e le compagne dietro, come in un corteo processionale di baccanti, come fosse una novella Arianna. Stellina sapeva che non andava bene, ma volle farlo lo stesso, come fosse un ricordo antico, di lei quando era fra le stelle, polvere di stelle non ancora incarnata. Le maestre la videro e fu punita e rimproverata per la sua presunta superiorità, ma Stellina non lo aveva fatto per megalomania, era solo un ricordo di un tempo in cui era stata amata veramente.




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