lunedì 26 giugno 2017
STELLINA quarta parte
Stellina non si curava delle botte che prendeva dalla
mamma, ci aveva fatto l'abitudine, anzi se stava un giorno senza
prenderle se ne faceva caso. Di solito le prendeva se non accudiva bene
alle sorelle, trovava un'ingiustizia che le prendesse lei, se le due
pestifere sorelle non le davano ascolto. Una volta la sua sorellina di
quattro anni, vestita di un abito con frappe rosa, nonostante Stellina
si fosse raccomandata di stare lontano dalla pozza del letame, quella
sciocca era andata a sguazzare proprio dentro lo sterco, arrivata a casa
la mamma diede a Stellina, un sacco di percosse, ma come poteva fare
Stellina se le sorelle non le davano retta. Le botte le prendeva
sistematicamente, se non lavava e asciugava i piatti e se non spazzava
tutta la casa. Stellina si perdeva a fantasticare, a sognare, oppure a
mettersi le scarpe e i sandali col tacco della mamma, come le piaceva
passeggiare coi tacchi alti, il tempo passava senza che se ne
accorgesse; ma poi Stellina vedeva da lontano, che la mamma tornava, dai
lavori sul campo, correva in casa a fare le faccende, chiudendo la
porta di casa, perché mamma non entrasse, finché non aveva finito i
lavori. La mamma tempestava di pugni la porta, ma Stellina, non apriva
finché non aveva finito. Allora apriva la porta e le prendeva
sonoramente, uno perché non aveva fatto i lavori in tempo, due perché
aveva chiuso fuori di casa la mamma.
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