mercoledì 28 dicembre 2016

VIAGGIO IN FRANCIA I

Prima tappa è Sanremo, la nostra destinazione è Carcassonne, città francese situata nel dipartimento dell’Aude, del quale è capoluogo, nella regione della Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, che dista da Ravenna più di 1000 chilometri, perciò abbiamo deciso di spezzare il tragitto fermandoci a metà strada. Sanremo è una città di mare che conosciamo tutti, con tante palme, tanti hotel lussuosi, belle ville in stile liberty, il Casinò e il Teatro Ariston, e un bel centro storico accattivante, chiamato la Pigna, che ricorda un poco le calli di Venezia. Ma vorrei andare oltre oltre i soliti stereotipi, Festival, Fiori e turismo, cercandovi di parlare di cose, che magari non conoscete. Prima di partire alla scoperta di Sanremo, sono scesa in spiaggia, qui per accedervi si paga, in tre con lettino e ombrellone, 30 euro, per mezza giornata, avevo deciso di non fare il bagno, per non bagnarmi i capelli, ma l’acqua era talmente invitante e cristallina, fresca al punto giusto, che mi sono tuffata. Fra la spiaggia e la strada vi è la pista ciclabile, lunga 24 chilometri, che costeggia il mare, è stata costruita sul luogo dove passava un tempo il treno, ho chiesto una bici all’hotel, ma erano tutte impegnate così ho preso l’autobus, biglietto 1 euro e 50 centesimi, che mi ha lasciato accanto al centro storico. Già mi ero stupita un poco che i tenutari dell’hotel fossero di nazionalità russa, figuratevi il mio stupore nel vedere una specie di “Cremlino” planato in quel di Sanremo, la comunità russa-ortodossa con la loro splendida chiesa esiste dal 1913. Tra il 1874 e il 1875 la zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, decise di fare della Città dei Fiori la propria dimora invernale. Assieme alle palme, che regalò alla città, si accodò a lei la nobiltà russa. Si costruì così una farmacia, un bagno e la Chiesa di Cristo Salvatore. Chiesa dal sapore orientale con le sue belle cupole che svettano nel cielo. I tempi sono cambiati, oggi i russi sono persone normali, non altolocate, ma sono ancora ben presenti e la Chiesa è un loro importante punto di riferimento. C’è qualche differenza fra il rito ortodosso e quello cattolico, vediamone qualcuno. Il Natale si festeggia il 7 gennaio, mentre il 25 dicembre festeggiano Santo Spiridon, un Santo molto venerato in Russia. La Pasqua ortodossa cade la domenica che segue la prima nuova luna dall’equinozio di primavera, può così capitare in un giorno diverso dalla Pasqua cattolica. Il Battesimo viene celebrato assieme alla Cresima e prima della Comunione. Le donne quando entrano in chiesa mettono il velo, come facevano un tempo anche le donne cattoliche, ricordo mia nonna quando mi accompagnava a messa, io con la manina nella sua grande mano, lei con un abito a pois bianchi su fondo blu e il velo nero sui lunghi capelli annodati in uno chignon.

2 commenti:

Giancarlo ha detto...

Ti auguro che il Nuovo Anno inizi bene, prosegua come desideri e termini con grandi soddisfazioni affinché i sacrifici e i progetti seminati nel 2016 possano portarci i frutti meritati.

Paola Tassinari ha detto...

Grazie, gentilissimo, un mondo di bene anche per te