mercoledì 2 novembre 2016

Storie di animali 30



L’oca è da millenni un simbolo molto forte, animale dal piumaggio candido, parente del cigno con cui spartisce il ruolo di “messaggera degli dei”. Gli starnazzi delle oche da sempre sono considerati avvertimenti in quanto in questo animale viene riconosciuto il potere di prevedere il futuro. Leggendaria è la vicenda delle Oche del Campidoglio, che salvarono Roma dal saccheggio dei Galli:“Stavano già scalando le mura, scrive Tito Livio, quando con grandi strepiti le oche, ben sveglie, destarono il guardiano del Campidoglio, Marco Manlio. Allora Manlio chiamò i soldati romani, che combattendo con grande energia respinsero i Galli: così il Campidoglio fu liberato dal pericolo dei barbari, e Roma fu salvata dagli strepiti delle oche”. I virili romani salvati dalle oche, di solito compagne delle donne,  e non dai latrati dei cani che sovente accompagnano gli uomini. L’oca nelle religioni primitive, ma anche in quelle dei celti, era simbolo della Dea Madre colei che dà la vita, quando il matriarcato decadde, l’oca fu dimenticata e disprezzata ma non ci si dimenticò delle sue qualità profetiche. Il fegato organo considerato primario per gli aruspici dai  Romani e degli Etruschi, fu deleterio per la povera oca. Infatti è ancora vigente una realtà che ingozza le oche, tenendole legate, per ingrossare a loro il fegato, questi sono i Francesi, con il loro amato patè di fegato d’oca, un’indiscussa prelibatezza della grande cucina francese che vanta antichissime origini, infatti era già conosciuto dagli  Egiziani non sarebbe ora di smettere di mangiarlo questo patè del c... 

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