Continuiamo con gufi e civette, ai gufi è stato dedicato un
bellissimo romanzo si intitola “Il regno dei gufi” di Martin
Hocke. Il protagonista è Hunter, un Gufo dei Granai. Egli cresce nel granaio dei suoi genitori, e
fin dai primi mesi di vita dimostra un vivo interesse per la conoscenza. Quando
arriva il suo momento di imparare la lezione più dura, e cioè l’indipendenza e
l’allontanamento dal nido familiare, Hunter si ritrova da solo a vagare per i
cieli notturni illuminati dalla pallida luna, alla ricerca della sua nuova
dimora e del Gufo che potrà impartirgli un’istruzione superiore. Le cose
purtroppo non vanno esattamente come egli aveva previsto, e si ritrova così a
dover sopravvivere da solo senza ricevere alcun insegnamento da nessuno, se non
dagli animali che popolano il territorio in cui si è stanziato. Inizialmente
diffidente e schivo, Hunter impara ben presto il valore della tolleranza e
dell’uguaglianza fra le specie. La
sua curiosità, sensibilità e sete di conoscenza, lo spingeranno così a voler
creare un’unione tra le tre razze di Gufi esistenti, e cioè quelli dei Granai,
quelli delle Foreste e gli Immigranti. Riuscirà nel suo intento quando un Gufo
Reale minaccerà la sopravvivenza dei Gufi, ma scomparsa la sua minaccia ne
arriverà un’altra, più pericolosa e incombente di prima: l’uomo, e insieme a esso
l’inquinamento proveniente dalle città, nonché la comparsa di un nuovo Gufo dei
Granai che intende sovvertire l’intero ordine sociale della comunità che Hunter
conosceva fin da pulcino. Tra guerra e amore, eroismo e tradimenti, un
romanzo che avvince, ricco di phatos. E’
la storia dei gufi ma potrebbe essere traslata agli umani, l’uomo senza piume e
nudo è l’essere che causa il maggior male agli altri e a se stesso.
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