venerdì 21 ottobre 2016

Storie di animali 23


Forse la civetta è il mio animale preferito, mi assomiglia molto caratterialmente. Simbolo dell’intelligenza e io lo sono, della notte e dell’esoterismo, ho una forte attrazione, sin da piccola, per il nascosto, per l’arcano, per ultimo adoro fare la civetta con gli uomini, è più forte di me, un po’ strega, un po’ fata. La civetta insieme al gufo rappresentano la chiaroveggenza, associati spesso a maghi e indovini, simboleggiando la comprensione, la luce dopo la soluzione di un problema. Essendo animali notturni evocano l’oscurità come sinonimo di tenebre e di morte, ma mentre la civetta, con il suo sguardo acuto penetra il buio, personificando la luce come uscita dalla tenebre indicando la rivelazione, al gufo spetta un significato negativo, come uccello del malaugurio, annunciatore di morte. Infatti troviamo un riscontro di questo significato positivo della civetta nella mitologia antica. Il geroglifico egiziano della Civetta simboleggiava la morte, la notte e la passività, e anche indicava il sole al di sotto dell’orizzonte quando si tuffava nel mare per lasciare il posto all’oscurità. Nella mitologia degli aztechi la Civetta caratterizzava Techolotl il dio dell’oltretomba. Nella mitologia greca e romana la Civetta era sacra alla dea della sapienza Atena-Minerva.

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