Continuiamo coi conigli, simbolo di amore, bellezza,
prolificità… e noi continuiamo a mangiarli, come se niente fosse, magari
tenendo in casa un coniglio nano per compagnia. Lo so il coniglio è buono da
mangiare, su internet viaggiano certe ricette da fare venire l’acquolina in
bocca, senza parlare della “Sella di coniglio” che si mangia alla Sangiovesa,
una trattoria romagnola assai famosa, a Sant’Arcangelo di Romagna, ma è meglio
non mangiarlo, in fondo assomiglia troppo a un gatto… un gatto lo mangereste?
Comunque qui vi dirò la trama dell’ispiratore dell’Isola dei Conigli, che
sarebbe Citera, di cui ho parlato nel post precedente. “Hypnerotomachia Poliphili” ovvero “amoroso
combattimento onirico di Polifilo”, è un romanzo
allegorico,
l’autore dell’opera potrebbe essere Francesco Colonna. Il libro comincia con Polifilo (letteralmente “Colui
che ama la Moltitudine”) insonne perché la sua amata, Polia (letteralmente “Moltitudine”),
si è allontanata da lui. Polifilo viene trasportato in una foresta selvaggia, dove
si perde, incontra draghi, lupi e fanciulle e meravigliose architetture, fugge
e si riaddormenta di nuovo. Poi si sveglia in un secondo sogno, sognato all’interno
del primo. Nel sogno alcune ninfe lo conducono dalla loro regina e lì gli
chiedono di dichiarare il suo amore per Polia. Polifilo dichiara il suo amore e
poi due ninfe lo conducono davanti a tre porte. Polifilo sceglie la terza e lì
scopre la sua amata. I due sono condotti da altre ninfe in un tempio per la
cerimonia del fidanzamento. Lungo la strada passano attraverso cinque
processioni trionfali che celebrano l’unione degli amanti. Poi Polifilo e Polia
sono trasportati all’isola di Citèra su un’imbarcazione il cui nocchiero è Cupido; lì
vedono un’altra processione trionfale che celebra la loro unione. La narrazione
è ininterrotta, ma qui si inserisce una seconda voce, Polia che descrive il
fare all’amore, l’erotismo dal suo punto di vista.Polifilo riprende la
narrazione. Polia respinge Polifilo, ma Cupido le appare in sogno e la
costringe a tornare da Polifilo, svenuto come morto ai suoi piedi, e riportarlo
in vita con un bacio. Venere benedice il loro amore e gli amanti finalmente
sono uniti. Quando Polifilo sta per prendere Polia tra le sue braccia, Polia si
dissolve nell’aria e Polifilo si sveglia. Molto probabilmente a Polia non
piaceva l’erotismo di Polifilo, sebbene nessuno lo dica, o lo dica sottovoce,
la soddisfazione erotica della donna la tiene stregata al suo uomo, se
insoddisfatta prima o poi troverà altre strade.
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