lunedì 17 ottobre 2016

Storie di animali 21



Continuiamo coi conigli, simbolo di amore, bellezza, prolificità… e noi continuiamo a mangiarli, come se niente fosse, magari tenendo in casa un coniglio nano per compagnia. Lo so il coniglio è buono da mangiare, su internet viaggiano certe ricette da fare venire l’acquolina in bocca, senza parlare della “Sella di coniglio” che si mangia alla Sangiovesa, una trattoria romagnola assai famosa, a Sant’Arcangelo di Romagna, ma è meglio non mangiarlo, in fondo assomiglia troppo a un gatto… un gatto lo mangereste? Comunque qui vi dirò la trama dell’ispiratore dell’Isola dei Conigli, che sarebbe Citera, di cui ho parlato nel post precedente. “Hypnerotomachia Poliphili” ovvero “amoroso combattimento onirico di Polifilo”, è un romanzo allegorico, l’autore dell’opera potrebbe essere Francesco Colonna.  Il libro comincia con Polifilo (letteralmente  “Colui che ama la Moltitudine”) insonne perché la sua amata, Polia (letteralmente  “Moltitudine”), si è allontanata da lui. Polifilo viene trasportato in una foresta selvaggia, dove si perde, incontra draghi, lupi e fanciulle e meravigliose architetture, fugge e si riaddormenta di nuovo. Poi si sveglia in un secondo sogno, sognato all’interno del primo. Nel sogno alcune ninfe lo conducono dalla loro regina e lì gli chiedono di dichiarare il suo amore per Polia. Polifilo dichiara il suo amore e poi due ninfe lo conducono davanti a tre porte. Polifilo sceglie la terza e lì scopre la sua amata. I due sono condotti da altre ninfe in un tempio per la cerimonia del fidanzamento. Lungo la strada passano attraverso cinque processioni trionfali che celebrano l’unione degli amanti. Poi Polifilo e Polia sono trasportati all’isola di Citèra su un’imbarcazione il cui nocchiero è Cupido; lì vedono un’altra processione trionfale che celebra la loro unione. La narrazione è ininterrotta, ma qui si inserisce una seconda voce, Polia che descrive il fare all’amore, l’erotismo dal suo punto di vista.Polifilo riprende la narrazione. Polia respinge Polifilo, ma Cupido le appare in sogno e la costringe a tornare da Polifilo, svenuto come morto ai suoi piedi, e riportarlo in vita con un bacio. Venere benedice il loro amore e gli amanti finalmente sono uniti. Quando Polifilo sta per prendere Polia tra le sue braccia, Polia si dissolve nell’aria e Polifilo si sveglia. Molto probabilmente a Polia non piaceva l’erotismo di Polifilo, sebbene nessuno lo dica, o lo dica sottovoce, la soddisfazione erotica della donna la tiene stregata al suo uomo, se insoddisfatta prima o poi troverà altre strade.


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