mercoledì 29 giugno 2016

Io sono (parte prima)



Io sono alta un metro e settanta, né grassa, né magra, ho gli occhi verdastri, il naso un po’ lungo, i capelli neri e corti, anche se vorrei averli lunghi, questa sono io fisicamente, ma se voi mi chiedete cosa sono io, vi rispondo che non lo so. E rifuggo da quelle persone che lo sanno perché non voglio sentire i morsi dell’invidia. Un consiglio ve lo cedo volentieri, l’invidia esiste ed è causa di tanti mali, siccome non si estirpa perché il cervello fa vedere agli occhi una visione distorta, voi state lontane dall’oggetto dell’invidia… vade retro Satana. Si tratta di un versetto biblico e significa: stai indietro Satana. Lo strano è che tale frase Gesù la pronuncia duramente a Pietro, quando l’apostolo cerca di opporsi a Cristo, quando questi annuncia che avrebbe dovuto essere ucciso. Perché lo fa? Nessuno deve intromettersi nella vita degli altri perché nonostante crediamo di aver illuminato l’ignoranza, non sappiamo se ciò che decideremo al momento, sarà un giorno efficace o deleterio. Quindi teniamo lontano gli invidiosi, e teniamoci lontano da chi invidiamo, ascoltiamo i consigli, ma andiamo avanti per la nostra strada. Ora come già vi ho scritto non so dirvi chi sono, oggi penso una cosa, domani un’altra, ma posso dirvi chi vorrei essere… la carpa Koi. “Koi, nuotando fra i vari pericoli del Fiume Giallo, riuscì a risalire la cascata sino alla porta del Drago. Le divinità  impressionate da tanto coraggio, la trasformarono in un grande drago. Sotto forma di drago, la carpa acquisì il dono dell’immortalità, diventando così il simbolo di chi aspira a compiere grandi imprese e non teme di affrontare le avversità della vita”. 

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