martedì 22 aprile 2014

GALLA PLACIDIA ( prima parte)




Galla Placidia( Costantinopoli 388 - 392/Roma 450) era nata dalle seconde nozze di Teodosio : era nipote, figlia e sorella di imperatori. Suo nonno era Valentiniano I, suoi zii erano Valente, arrostito vivo ad Adrianopoli, e Graziano, imperatore d’occidente; suoi fratellastri, gli augusti Arcadio e Onorio. Giovanissima ebbe il titolo di Nobilissima che la rendeva pari ai fratellastri, e fu promessa sposa al figlio del generale Stilicone. L' Impero era stato diviso da Teodosio fra i due figli, ad Arcadio l' Oriente, ad Onorio l' Occidente. La capitale era stata spostata a Milano, ma nel 402 venne portata a Ravenna, zona più sicura dagli attacchi dei barbari di Alarico. Teodosio era per una dottrina di unificazione: Stato romano/milizie barbariche, una dottrina che doveva rilanciare l’impero e la cui realizzazione era costata la pelle a Stilicone, in quanto l' Impero d' Oriente non vedeva di buon occhio l' unione dei romani coi barbari. Stilicone aveva spostato la capitale a Ravenna, più sicura perchè circondata da acque. Nel 404 Stilicone era considerato il salvatore dell' Italia dalle orde barbare.Stilicone comprese poi che non poteva combattere contro tanti nemici da solo e tentò di assumere Alarico al servizio di Onorio in cambio della prefettura dell'Illirico. In cambio Alarico si doveva impegnare a combattere in Gallia contro altri barbari , ma a Ravenna si tramava contro il generale, Onorio era invidioso della sua fama.Onorio firmò un ordine di arresto contro di lui. Stilicone si rifugiò in una basilica di Ravenna, fu chiamato fuori con la promessa di avere salva la vita e fu trucidato dai sicari sul sagrato(23 agosto 408). Con la morte di Stilicone l' Impero cadde in mano ai Visigoti di Alarico. Dopo due anni di assedio, nel 410, i barbari entrano in Roma e la saccheggiano. Galla Placidia, riparatasi in una chiesa, viene catturata e portata al cospetto di Alarico I, re dei Visigoti. Pare proprio che Alarico fosse rimasto turbato dall'apparizione della giovane figlia dell'imperatore; come ci assicura più di uno storico, la nobile fanciulla divenne l'amante del maturo re dei Visigoti. Ma la figlia dell'ultimo imperatore romano è un ostaggio troppo prezioso; il consiglio dei capi decide che Galla Placidia verrà data in sposa ad Ataulfo, giovane e valoroso ufficiale dei Visigoti, fratello della moglie di Alarico. Ataulfo sarà l’uomo della sua vita, l’unico vero amore, senza confronti e con molti rimpianti. Ataulfo aveva giurato di distruggere l’impero romano, ma poi finì con l’esserne il paladino grazie all’influsso di Placidia. Lei era stata catturata dai visigoti ed era il loro preziosissimo ostaggio, la carta da spendere al tavolo delle trattative con Onorio per avere finalmente una terra, magari realizzando un sogno: passare in Africa.
Quelli con Ataulfo furono i giorni più belli per Galla Placidia: lunghe galoppate, bivacchi di carovane, interminabili racconti attorno al fuoco di miti che divenivano leggende che a loro volta si tramutavano in saghe.Un vita semplice ed errabonda, ma libera. Placidia e Ataulfo si sposarono con grande fasto a Narbona, nel 414. Placidia era riuscita nell’impresa di plasmare idealmente Ataulfo, di inserirlo nell’humanitas romana; nel momento in cui diventava regina dei Visigoti, Placidia realizzò per l’ultima volta la dottrina di suo padre e con quelle nozze “ fu di grande utilità all’impero”. Ambrogio pensava che sposare uno straniero fosse motivo di libidine e discordia, ma nessuno degli autori cristiani osò protestare per quel matrimonio. Le nozze causarono il disgusto di Costantinopoli: Galla era per caso diventata ariana? In realtà Galla rimase sempre tenacemente attaccata all’ortodossia. Anche i visigoti erano sospettosi: Ataulfo non era diventato troppo romano?
Stato romano e milizie barbariche sarebbero state il nuovo corso della storia?

immagini: Galla Placidia
immagini: monete raffiguranti Onorio e Galla Placidia
rif: http://www.imperobizantino.it/node/2366

2 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

Come spesso accade, passando dalle tue parti, imparo qualcosa che neppure i libri scolastici, forse hanno mai raccontato con simili dettagli. Eppure tu usi poche battute dello scrivere: una magia, insomma.
Brava Paola e complimenti!

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Cosimo, anche se questo post è un po' "peso"
Ciao