venerdì 17 settembre 2010

IL MIRACOLO DI BABAR


In un paese di oltre un miliardo di abitanti come l’ India, Babar Alì può sembrare un adolescente come tanti, ma se non fosse per lui, molti bambini di Murshidabad, nello Stato del Bengala occidentale, non riceverebbero un’ educazione.

Ogni giorno Babar si sveglia alle sei, aiuta con le faccende di casa e poi, un po’ a piedi , un po’ su un risciò, si reca a scuola, a dieci chilometri dal suo villaggio.

Quando alle quattro del pomeriggio torna a casa, una folla di bambini lo aspetta per farsi raccontare quello che ha imparato. Le famiglie di questi bimbi, non possono permettersi le 1800 rupie, circa 25 euro, per mandare i figli a scuola.

A sedici anni, Babar è il professore più giovane al mondo, infatti ha pensato lui a dare una scuola a questi ragazzi.

Le lezioni si protraggono fino a notte inoltrata, si tengono nel giardino di casa sua.

Oggi la scuola di Babar è riconosciuta dalle autorità locali, e grazie ad altri dieci volontari che si alternano nelle lezioni e alle donazioni di qualche benefattore locale, 800 bambini possono permettersi quaderni, libri e la speranza di un futuro senza analfabetismo e povertà.

( da un articolo di Luca Ventura su Vanity Fair)

2 commenti:

Gaetano Barbella ha detto...

Se si considera questo "miracolo" come progresso del benessere, che indubbiamente vi deriva, ci si rende conto, tuttavia, che è irrilevante se si considera l'incidenza sull'intera popolazione indiana. Il rapporto del numero dei bambini istruiti da Babar Alì con gli abitanti dell'India al 2010 è 800:1,2 miliardi.
Ecco il criterio secondo il quale i grandi della terra decidono le sorti degli uomini nel governare nelle loro nazioni. La spesa pubblica si orienta verso azioni e provvedimenti ove l'incidenza suddetta sia giustificata. E può accadere anche di peggio di quegli 800 bambini di Babar Alì alla deriva poiché la popolazione è immensa. Analoga cosa per le organizzazioni mondiali in favore del terzo mondo bisognoso.

Mi interessa però il lato nascosto che riguarda i grandi sistemi che si occupano della salvaguardia ecologica del pianeta Terra. In questa sfera l'uomo sembra escluso perché ritenuto dotato di gene "egoista". Nella sfera genetica può essere però che geni del tipo "Babar Alì", chiaramente "altruisti", innescano azioni che gli scienziati moderni non riescono a concepire razionalmente.
Tuttavia, per la gente comune, è pur sempre un "miracolo" che fa da sprone perché altri vi facciano seguito.

Ci fu, nel passato un ragionamento analogo che perseguì Caifa sommo sacerdote del Sinedrio al tempo di Gesù. A Caifa premeva che i Romani non si sentissero molestati dal crescente potere del Cristo sulle masse.

Questo è il passo evangelico raccontato da Giovanni apostolo im merito (Gv 11, 45-53): "Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista della risurrezione di Làzzaro credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione». Ma uno di loro, di nome Càifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera». Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo."

E avvenne che per merito di un certo "Babar Alì" risorto si sviluppò e si diffuse in tutto il mondo, fino ai giorni nostri, il Cristianesimo, cosa mirabile.
Si noti anche la relazione fra Barabba, colui che fu scelto dai Giudei al posto di Gesù perché fosse graziato, con Babar... mancano solo due lettere! Che strani segni...!

Ciao, Paola
Gaetano

Hai creduto che Babar restasse senza commenti! Ma c'è qui Barb....

Paola Tassinari ha detto...

sì,Gaetano ho creduto che Babar restasse senza commenti,un po' a malincuore perchè io amo le persone che fanno del bene anche se è una sola goccia nel mare...ma tante gocce formano il mare...e Barbella non poteva mancare...e per giocare con le parole Barb+Ella...ciao.