lunedì 29 giugno 2009

VIAGGIATORI


FOTO DI FABIO CORVINI


USCITA

I veri viaggiatori partono per partire ;

cuori leggeri simili a palloni,

mai cercano di sfuggire al loro destino,

e, senza sapere perché, dicono sempre : Andiamo !

Sognando... voluttà vaste, multiformi, sconosciute, ...

Oh stupefacenti viaggiatori !... Mostrateci... le vostre visioni...

E’ una sapienza amara quella che si ricava dal viaggio !...

Se puoi restare, resta ; parti, se necessario....

e inebriarti della dolcezza strana di questo pomeriggio che non avrà mai fine !...

E’ ora !..Salpiamo... Per trovare il nuovo nel grembo dell’Ignoto !

Charles Baudelaire


ARRIVA LUGLIO , TEMPO DI VACANZA .
QUESTA POESIA E' DEDICATA A CHI PARTE , MA ANCHE A CHI
PER VARI MOTIVI NON POTRA' PARTIRE , E VIAGGERA' SOLO CON LA MENTE.

venerdì 26 giugno 2009

IL MORMORIO DI UN ' APE ( Emily Dickinson)

Mi incanta il mormorio di un'ape - qualcuno mi chiede perchè - più facile è morire che rispondere. Il rosso sopra il colle annulla la mia volontà - se qualcuno sogghigna stia attento - perchè Dio è qui - questo è tutto. La luce del mattino mi eleva di grado - se qualcuno mi chiede come - risponda l'artista che mi tratteggiò così.

mercoledì 24 giugno 2009

24 GIUGNO S. GIOVANNI BATTISTA FIERA A CESENA

Il legame fra Cesena e S. Giovanni affonda le radici nei secoli. Fin dal Medioevo è testimoniata la devozione a questo Santo, che è patrono della città insieme alla Madonna del Popolo. Secondo alcune tradizioni, per altro non suffragate da fonti storiche, a portare a Cesena il culto di S. Giovanni Battista sarebbe stato un gruppo di fiesolani che nel Medioevo si rifugiarono nella nostra città.

Un appuntamento con la grande fiera in onore del santo patrono, coincidente con l'inizio dell'estate, si ripete da secoli, attirando visitatori anche dai territori limitrofi. La festa di S. Giovanni fa parte anche del folklore legato al ciclo della vita.

Sono soprattutto due i prodotti della terra a contraddistinguere l'appuntamento di fine giugno: la lavanda e l'aglio, venduti l'una in grandi massi odorosi, l'altro in lunghe ghirlande. Anche la loro presenza è legata a suggestive tradizioni agresti e credenze popolari, che in qualche modo sopravvivono ancora. Per le massaie del passato S. Giovanni era l'occasione per far provvista delle profumate spighe, capaci di debellare le insidiose tarme nemiche dei panni riposti nei canterani. E l'aglio, oltre che prezioso ingrediente in cucina, rappresentava il rimedio per alcune affezioni diffuse nelle campagne, oltre che essere "talismano" contro vampiri e malocchi. Un sottile velo di magia, del resto, avvolge le notti di S. Giovanni, che sono le più brevi dell'anno. Secondo una delicata credenza, in queste notti le fanciulle in età da marito avevano la possibilità di vedere, almeno nei sogni, l'uomo che avrebbero sposato: bastava che si bagnassero gli occhi con la rugiada che cade in queste notti.

domenica 21 giugno 2009

MATTHEW BOURNE'S DORIAN GRAY A RAVENNA FESTIVAL

Mattehew Bourne regista inglese di indiscusso talento rilegge Dorian Gray di Oscar Wilde. Ripropone il tema dell'autodistruzione ai giorni nostri. Dorian è un cameriere che durante una festa viene casualmente immortalato da Basil, fotografo di moda, che insieme al successo gli spalanca le porte del male e della perversione. Lui diviene tramite la sua bellezza, e tramite la sua immagine, il celebre testimonial per la campagna pubblicitaria del profumo IMMORTAL.Dorian percorre gli abissi della sua anima in un caleidoscopio di sesso /droga /alcool. a scena del teschio brillantato che lancia coriandoli di luce sul finto divertimento di Dorian è una efficace ripresa del rito dionisiaco che brucia inesorabilmente chi non ha più il lume della ragione. Dorian nel vuoto del piacere vuole riprendersi la sua immagine, ma chi è vicino a lui, nel mondo dello spettacolo, ama solo il suo ritratto, la sua anima non interessa a nessuno. Dorian come ultimo scalino, nella sua discesa agli inferi, uccide Basil, il fotografo che gli ha dato il successo e poi si uccide. Il finale... su uno sfondo di latta arrugginita dove vi è raffigurato il Cristo morto del Mantegna, Dorian giace sul letto senza vita, arrivano frotte di fotografi che lo IMMORTALANO ... la sua immagine morta rivive come pasto.

giovedì 18 giugno 2009

MAI METTERE ALLA PROVA L' AMICIZIA E L' AMORE

Cervantes, nel Don Chisciotte inserisce "la novella del curioso fuori luogo". È la storia di un nobile, Anselmo, che ha un matrimonio d'amore con una donna onesta e gode anche dell'amicizia di un amico fedele, Lotario. A un tratto lo prende la curiosità, ovvero, di verificare se la moglie Camilla, sottoposta a tentazione, sarebbe stata disposta a tradirlo. Anselmo chiede all'amico di fingere di sedurre sua moglie, per vedere cosa succede. Lotario si rifiuta, ma Anselmo insiste e così Lotario accetta. Lotario rimane solo con la moglie dell'amico, però non ha il coraggio di parlare sconvenientemente, nè lei gli dà motivo di diventare intimi. Il tempo passa e, a forza di rimanere insieme, così come vuole lo sposo, che è sempre in viaggio, i due si innamorano davvero e diventano amanti. Quando Anselmo tornerà dal viaggio, saprà dal suo amico, che sua moglie è stata irreprensibile. Ma ovviamente non è più vero. E così Anselmo avendo procurato a sè stesso ciò che più teme, vive nell' ignoranza della rovina voluta da sè. Amicizia ed amore sono troppo importanti per essere messi continuamente alla prova.

lunedì 15 giugno 2009

LA VOCE A TE DOVUTA

FOTO DI FABIO CORVINI
LA VOCE A TE DOVUTA

Il modo tuo d'amare è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.
I tuoi baci sono offrirmi le labbra perché io le baci.
Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no.
E sto abbracciato a te senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire con domande, con carezze,
quella solitudine immensa d'amarti solo io.

PEDRO SALINAS

venerdì 12 giugno 2009

ALBERI BRILLANTI

DA UN COMMENTO DI GAETANO Lo sce nario del vostro ambiente fisico… gli aspetti materiali della vita, così come la concepite, sono tutte finzioni. Il cervello è un esempio di finzione. Occupa uno spazio. Esiste nel tempo. La mente non occupa uno spazio e non esiste nel tempo. La realtà dell’universo interiore non occupa uno spazio e fondamentalmente non esiste nel tempo. Il vostro finto universo, d’altro canto, occupa uno spazio ed esiste nel tempo, ma non rappresenta il vero universo originario, non più di quanto il cervello rappresenti la mente. La vostra idea di spazio è la concezione completamente errata di un vuoto da riempire… Il vero spazio interiore, al contrario, è un’energia vitale, in sé viva, che possiede delle capacità di trasformazione, che forma tutto ciò che esiste, anche la finta realtà che vi è tanto familiare e che cercate così inutilmente di esplorare. Questo universo originario di cui sto parlando si espande costantemente in termini di intensità, qualità e valore, in un modo che non ha niente a che vedere con la vostra idea di spazio. L’universo originario, sotteso a questa finzione, non esiste affatto nello spazio, come voi ve lo figurate… Lo spazio è una finzione …”. DA UN FATTO ACCADUTOMI... dormivo sulla spiaggia, sotto l' ombrellone, mi hanno rubato il borsello contenente, i soldi, i documenti, le chiavi di casa, le chiavi dell' auto. Io e mio marito ci siao trovati in difficoltà, ma abbiamo incontrato l'altruismo. Una ragazza ci ha portato i documenti che aveva ritrovato sparsi all'entrata della pineta. Una coppia ci ha accompagnato a casa in modo da poter recuperare le chiavi di scorta dell'auto. Un'esperienza negativa si è rivelata positiva grazie a persone sconosciute ma di alto senso civico. NON SO IL PERCHE' HO RITENUTO SENSATO RISPONDERE AL COMMENTO DI GAETANO COL RACCONTO DI UN FATTO ACCADUTOMI IN QUESTI GIORNI. VOI COSA NE PENSATE? DOVE È IL NESSO?

mercoledì 10 giugno 2009

OCCUPO UNO SPAZIO QUINDI SONO

Alessandro Magno, arrivando in india, notò che un gruppo di filosofi jainisti non si curava minimamente delle sue conquiste e della sua grandezza. Li interrogò, ed essi risposero:- O re Alessandro, ogni uomo può possedere tanta parte della faccia della terra quanta è quella su cui sta. Non sei che un uomo come noi, salvo che tu sei sempre indaffarato, ma per cose da cui non viene alcun bene, lontano tante miglia dalla patria , rechi disturbo a te stesso e agli altri!... Presto sarai morto, e allora possederai solo quel tanto di terra che basterà a seppellirti.-

domenica 7 giugno 2009

LIBERTÀ

OGGI SI VOTA E QUESTA POESIA È LA MIA SPERANZA

Paul Eluard, Libertà

Sui quaderni di scolaro Sui miei banchi e gli alberi Sulla sabbia sulla neve Scrivo il tuo nome Su ogni pagina che ho letto Su ogni pagina bianca Sasso sangue carta o cenere Scrivo il tuo nome Sulle immagini dorate Sulle armi dei guerrieri Sulla corona dei re Scrivo il tuo nome Sulla giungla ed il deserto Sui nidi sulle ginestre Sull' eco della mia infanzia Scrivo il tuo nome Sulle meraviglie della notte Sul pan bianco dei miei giorni Sulle stagioni fidanzate Scrivo il tuo nome Su tutti i miei lembi d'azzurro Sullo stagno sole sfatto Sul lago luna viva Scrivo il tuo nome Sui piani sull'orizzonte Sulle ali degli uccelli E sul mulino delle ombre Scrivo il tuo nome

Su ogni alito d'aurora Sulle onde sulle barche Sulla montagna demente Scrivo il tuo nome Sulla schiuma delle nuvole Su i sudori d'uragano Sulla pioggia spessa e morta Scrivo il tuo nome Sulle forme scintillanti Sulle campane dei colori Sulla verità fisica Scrivo il tuo nome Su i sentieri risvegliati Sulle strade dispiegate Sulle piazze che dilagano Scrivo il tuo nome Sul lume che s'accende Sul lume che si spegne Sulle mie case raccolte Scrivo il tuo nome Sul frutto schiuso in due dello specchio e della mia stanza Sul mio letto guscio vuoto Scrivo il tuo nome Sul mio cane ghiotto e tenero Sulle sue orecchie diritte Sulla sua zampa maldestra Scrivo il tuo nome Sul decollo della soglia Sugli oggetti familiari Su la santa onda del fuoco Scrivo il tuo nome Su ogni carne consentita Sulla fronte dei mieri amici Su ogni mano che si tende Scrivo il tuo nome Sui vetri degli stupori Sulle labbra attente Tanto più sul silenzio Scrivo il tuo nome Sui miei rifugi distrutti Sui miei fari crollati Sulle mura del mio tedio Scrivo il tuo nome Su l'assenza che non chiede Su la nuda solitudine Su i gradini della morte Scrivo il tuo nome Sul vigore ritornato Sul pericolo svanito Sull'immemore speranza Scrivo il tuo nome E in virtù di una parola Ricomincio la mia vita Sono nato per conoscerti Per chiamarti Libertà

venerdì 5 giugno 2009

COSA RIMARRÀ DI NOI NEI LIBRI DI STORIA

La caduta del muro di Berlino, nel 1989, porta alla scomparsa dell' Urss, un paese che ha condizionato la politica mondiale fin dall'inizio del 1900. L'entrata in vigore dell'euro nel 2002 ha eliminato la centralinità del dollaro. ll boom delle telecomunicazioni, sono nati e si sono diffusi la televisione, i telefonini ed internet. Ma anche gli Usa che nel bene e nel male sono i leader degli ultimi anni. Qui sono nati i nuovi media, qui sono stati gli arbitri della situazione politica mondiale, dalla seconda guerra mondiale, alla guerra fredda, ai colpi di stato in Sud America, fino alla guerra al terrorismo e all' elezione di un presidente che potrebbe aiutare a diminuire il divario tra il Nord e il Sud del mondo.

martedì 2 giugno 2009

IO TI CHIESI

IO TI CHIESI

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste

Hermann Hesse