giovedì 12 marzo 2009

DANGER

Da Caino in poi, la storia divenne una catena infinita di genocidi, conquiste, oppressioni, nelle pieghe geologiche della terra, i fossili attestano la presenza di guerre fratricide. In Sudafrica i giacimenti fossiliferi di tre milioni di anni fa confermano che gli Australopitechi aggredirono i loro simili. Sulla collina del Drago in Cina, una tribù di Homo erectus fu vittima di un'orda "straniera"; nell'era glaciale le specie Neanderthal e Cro-Magnon furono in costante conflitto per la supremazia del territorio e del clan. Ce lo documentano i fossili di crani sfondati e di ossa frantumate. L'umanità, esitante e controvoglia, ha cominciato a scoprire gli altri popoli e a studiarli, più per difendersi che per integrarsi. Una paura, quella per le diversità, che sopravvive tutt'oggi alimentata dal contatto tra gruppi etnici, integralismi religiosi e lotte per la distribuzione delle risorse. Una paura che non accenna a diminuire il diverso è "DANGER"

5 commenti:

utilizerapagain ha detto...

''Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo e' un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si' o per un no...''
da Primo Levi, Se questo e' un uomo.

''Dal canto del popolo yiddish messo a morte", di Itzak Katzenelson, pubblicato da Mondadori, a cura di Erri De Luca:

DOPO DI TUTTO

La fine. Il cielo in fiamme nelle notti, s' avvolge

di giorno dentro un fumo, poi torna ad accen-

dersi di notte, fa tremare

Se e' possibile fare il paragone col deserto selvaggio

del nostro primo inizio: di giorno una colonna-

nuvola lucente, di notte una colonna-fuoco.

Il mio popolo in festa, forte di fede andava in-

contro a una giovane vita e adesso al termine,

al finale.

Ci hanno ammazzati tutti quanti in terra, dal pic-

colo all' adulto, ci hanno distrutti tutti.

Per cosa? Non chiedete, nessuno: per cosa?

perche' dalla migliore alla peggiore, ogni na-

zione sa.

La peggiore ha dato aiuto al tedesco, la migliore ha

guardato con un occhio, fingendo di dormire.

No, no, nessuno verra' a chiedere conto, ne' inda-

ghera' ne' chiedera': per cosa, cosi'?

Il nostro sangue e' gratis, si puo' spargere, possiamo

essere ditrutti, assassinati in piena impunita'.

[...]

E i bambini yiddish non si risveglieranno piu'

dal sonno, dai sogni nel limpido principio del

mattino,

per andare al heder, ne' si fermeranno per guar-

dare gli uccelli, prendersi in giro, giocare sul-

la sabbia,

voi ragazzini yiddish dagli occhi scintillanti, an-

geli in miniatura da dove spuntavate? Da qui

o da altrove?

Voi graziose ragazze, voi brillanti di freschezza

pure col viso sporco e spettinate.

[...]

Nessuna madre cullera' un bambino, non morira'

ne' nascera' nessuno tra gli yidn.

[...]

Guai a me, ora non c' e' nessuno. C' e' stato un po-

polo, c' e' stato, e non esiste piu'. C'e' stato un po-

polo, c' e' stato, e adesso niente.

[...]

Credo che queste due citazioni siano significative.

Vi consiglio due letture, a mio giudizio, molto istruttive

1) Auschwitz spiegato a mia figlia, Annette Wieviorka, Einaudi
2) Bisogna difendere la societa', Michel Foucault, Universale Economica Feltrinelli

Nel saggio di Foucault (pag. 61 e seguenti) troverete molte risposte per la contro-storia della lotta alle razze, per la nascita e trasformazione del razzismo, per la purezza della razza e il razzismo di stato.
Vale

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Pier Luigi per i tuoi consigli sulla lettura del libri inerenti al post.Ciao.

pierperrone ha detto...

Cara Paola, anche il giornale di oggi parla del tuo stesso tema. I diversi, la diversità. I barbari. Quelli che usano usi, costumi o lingue diverse.
Che realtà triste che stiamo vivendo in questo periodo.
In Italia. Nel paese che non ha mai avuto una vera identità nazionale. Nel paese che ha donato milioni di emigranti a tutto il mondo. All'Europa, alle Americhe... e che ha visto mischiarsi il sud con il nord in un batter d'occhio. Nel paese dove esistono interi centri abitati ridotti a città fantasma perchè sono emigrati tutti. In Italia torna il razzismo.
Forse è la paura del diverso, come dici tu. Senz'altro è la paura del diverso.
Ma penso anche che ci sia un velo di egoismo torbido e meschino in questo razzismo di oggi. Egoismo perchè non vogliamo restituire quello che il mondo ha dato agli emigranti italiani.
I nonni, e forse anche i genitori di molti razzisti, e forse loro stessi, i razzisti di oggi, hanno sangue meticcio. Sicuramente sangue misto fra origini nordiche e origini... sudice (come dice scherzando un mio amico sardo). Ma è solo l'egoismo di non voler dividere la torta grassa del nostro benessere con chi ha più bisogno. E' solo l'egoismo di chi vuole tenere gli schiavi in cattività, che così costano meno. Di chi vuole sesso a buon mercato come fosse con le bestie. Di chi pensa che ... mi viene da sorridere, quasi, pensare che un italiano, il cui DNA è il frutto della miscela di tutte le razze d'occidente, d'Africa e del resto del mondo, possa chiamare qualcuno "barbaro", diverso. Un italiano razzista: una risata dovrebbe sommergerlo.

Restano i fatti che ogni giorno, oramai, funestano la cronaca. Squadracce e ronde, ufficiali, ufficiose e clandestine. Teppisti, goliardi, annoiati, prepotenti e mercenari. Tutti devoti di Santa Ignoranza.
A loro dedico i famosi versi di Cecco Angiolieri:

«
S'i' fosse foco, arderei 'l mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo;

S'i' fosse papa, sarei allor giocondo,
ché tutt'i cristiani imbrigherei;
s'i' fosse 'mperator, sa che farei?
a tutti taglierei lo capo a tondo.

S'i' fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi' madre,

S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.

»
(Cecco Angiolieri)

A loro dedico tutte le cure che Cecco ha riversato nei suoi mirabili versi.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero , hai toccato anche il tema delle ronde.......a me non piacciono ma mi sembrano anche anticostituzionali. Ieri sera sono andata ad una conferenza in cui si parlava della Berlino degli anni 1920/30 ed ho colto analogie con l' Europa di oggi e cioè un gran divario, da una parte lusso , sperpero, sesso sfrenato non si sa più cosa escogitare per non annoiarsi, dall' altra parte miseria, solitudine,senso di inferiorità , risentimento. Ed ora le ronde ma le prime squadre fasciste e naziste come venivano proposte al popolo ? Chi fu che generò la notte dei cristalli se non ronde che erano nate per la sicurezza dei cittadini.Sono depressa, trste e depressa , mi sento in colpa di quello che ho e allo stesso tempo me lo tengo stretto. Mi fa schifo questo mondo diviso ma non faccio niente......le parole non bastano , ma non ho la forza di fare altro. Mi ero aggrappata alla cultura , ma vedere i ricchi buffet ad ogni inaugurazione mi fa tanto aperitivo e circem , vedere ciò che è successo al premio Grizane mi fa pensare che ormai la cultura conti poco. Ciao.

pierperrone ha detto...

Paola, si ormai tutto conta poco.
Forse ci aspetta una delle tante cadute vergognose.
Ormai la follia si è impadronita di tutto.
Forse.
Conserviamo la nostra fiaccola accesa.Potrà essere utile nella notte.
A presto.