domenica 22 febbraio 2009

LA COMETA LULIN DI UN FUTURISMO DELLA SPERANZA? IL NEUTRINO

COMMENTO DI GAETANO BARBELLA

L'apparizione delle comete rappresenta un evento che ha sempre destato nelle genti di tutte le epoche un fascino straordinario. Esso era tale a volte da ritenerle messaggere di eventi, il più delle volte catastrofici, ma anche di benefici cambiamenti epocali come fu quella che presumibilmente "seguirono" i tre Re Magi per giungere alla grotta di Betlemme, per onorare la nascita del Messia, Gesù.
Oggi è di scena nel cielo notturno la cometa Lulin che l’amica Annarita ha presentato sul suo blog Scientificando. La Lulin è nota come la Cometa Verde, come uno magnifico smeraldo nello spazio. Questa colorazione è determinata dalla particolare colorazione della sua coda, dovuta alla tipologia di gas emessi.
Oggi 24 marzo 2009 la Lulin, vista dalla terra, transita sulla linea eclittica relativa alla costellazione del Leone ed è anche in collimazione ddel pianeta Saturno. In questo giorno la si può vedere ad occhio nudo perché è nella posizione più prossima alla terra essendo alla sua massima magnitudine che ne indica la brillantezza.
Chiedo scusa se ho divagato con la Lulin sull’argomento del Centenario del Futurismo in discussione, ma mi ha attratto l’idea di legare i due eventi a ragione della coincidenza delle stesse date. E poi ciò che argomenterò si presta molto ad un simile approccio.
Sentite allora cosa mi ha suggerito di dire, all’amica Paola, questa gemma dello spazio col suo color verde che è quello della speranza, dunque un incoraggiante segno di un nuovo Futurismo in prospettiva.

Carissima Paola,
stai seguendo la tua “corrente” interiore e tu ne sei consapevole, il tanto che basta per imbastire sul tuo blog, post dopo post, un itinerario prestabilito, chissà una certa Lulin metafisica, ora finalmente in chiara prospettiva con quella fisica, ti dice di fare così...
Hai così deciso, seguendo la tua "corrente", di porre in discussione l'argomento sul Centenario del Futurismo e dopo i vari interventi dei nostri amici comuni, si è al dopo di “Bacco”, chi appartato per “Venere”, e chi per “Tabacco”, qui come in un bel salotto a dilettarsi con ampie boccate di un certo “fumo”, il “Futurismo” nell’intenzione di perfezionarne la visione a tutto campo.
Non c’è di meglio, almeno sembra, persino come prospettiva futuribile per far progredire il tutto della vita, della pittura, poesia, arredamento, teatro, musica, fotografia, cinema , aeropittura e così via. Persino dell’arte del mangiare e bere fai notare tu Paola. Ma siccome si tratta della triade che “riduce l’uomo in cenere”, sorge inevitabile il disaccordo sul “Futurismo” in discussione.
E tutto ciò è comunque lodevole e incoraggiante potendo far sperare che la vita abbia nuovi stimoli, nuovi sbocchi, e così rigenerare il suo fuoco vitale, secondo ciò che fu concepito dal divino Teofrasto, per stare a sentire qualcuno del passato. Chissà le cose irrisolvibili, che l’uomo tenta di fronteggiare oggi con un rinnovato Futurismo, con l’Alchimia lo possono. Teofrasto infatti, per bocca del famoso maestro di ermetismo Fulcanelli, puntualizza quest’arcano così dicendo: «Si deve purificare ed esaltare l’elemento del fuoco, che è in noi, e aumentare il tono di questa corda allentata. Non si deve far altro che concentrare il fuoco del mondo, per mezzo di specchi concavi, dentro un globo di vetro; e qui c’è l’artificio che tutti gli Antichi hanno religiosamente tenuto segreto, e che il divino Teofrasto scopri. Si forma in questo globo una polvere solare, che poiché si è purificata da sé medesima, con la mescolanza con altri elementi; ed essendo preparata secondo l’arte, diventa, in poco tempo, superlativamente adatta ad esaltare il fuoco che e in noi; ed a farci diventare, per modo di dire, di natura ignea» [Le Dimore Filosofali di Fulcanelli, p. 22. Edizioni Mediterranee].
Difficile a capirsi, ma faccio l’esempio di Sanremo del canto di questi giorni e la cosa sarà abbastanza chiara..
Sanremo è lo “specchio concavo”, simile ad una parabola e tutti vi hanno confluiti con i loro entusiasmi: è questo un modo di essere del “fuoco del mondo”, se pur volgare per quel divino Teofrasto di Fulcanelli.
Ma Sanremo è anche il “globo di vetro” ben architettato come una gemma dell’ascolto in cui si moltiplicano i raggi luminosi. Infine i cantanti a turno hanno costituito il punto focale della parabola in cui converge l’argomentato “fuoco del mondo”. Il resto dietro le quinte fa immaginare tutta la meccanica della “manipolazione” di questo “fuoco” e non c’è bisogno di parlarne.
E così il mondo va avanti: quelli dell’“ascolto” pieni di speranza, quasi certezze inculcate dai media, che si assiepano - mettiamo fino a ierii a Sanremo ed alla TV- per essere felici almeno per un’ora e quelli dietro le quinte del “globo di vetro”, con fuoco a iosa hanno avuto modo di sentirsi dei divini in tanti modi specifici. Eccetto alcuni che restano bruciati per l’abbuffata del diabolico “fuoco”.
Arrivati a questo punto, guardandoci intorno, nella speranza di trovare una nuova fonte da cui trarre energia, e di qui la dinamica su cui imbastire un Futurismo rinnovato, ci rendiamo conto di non intravedere nulla di energizzabile con costi ragionevoli. Tutto è in disastroso calo: ce lo dicono continuamente le Borse, il polso della Finanza mondiale. Industrie, che fino a ieri erano dei giganti, dei mostri, ore sono allo sfascio. Similmente ai dinosauri che poi si estinsero,
Ma è veramente così tragica la situazione vitale di questo millennio appena iniziato? Può essere, ma prima di farsi prendere dal pessimismo faccio notare che si è tralasciato qualcosa di importante per far quadrare i conti, poiché l'equazione matematica a riguardo è incompleta. Porto l'esempio della scienza che ci fa da maestra sulla tematica del Futurismo in corso.
La scienza ha avuto continuamente problemi analoghi da fronteggiare, come quello di far tornare i conti del principio di conservazione della fisica che dice così: «In natura, qualunque sia il processo considerato, in ogni sistema isolato, cioè che non ha salti energetici con l'esterno, l'energia totale del sistema si conserva».
Si tratta del meccanismo che deve tener conto della conservazione dell’energia in ogni sua forma, quella meccanica, termica, chimica, elettromagnetica, nucleare, e l'energia di massa. Infatti tutte le volte che durante i capricciosi mutamenti dei fenomeni naturali si è presentato qualche deficit energetico, i fisici, per così dire, hanno alterato il bilancio introducendo nuove ipotesi energetiche. L’esempio più classico è forse quello del "neutrino" particella senza massa e senza carica, postulata nel 1930 da Wolfgang Bauli e battezzata da Enrico fermi, introdotta per interpretare il decadimento radioattivo a cui sono interessate le particelle β.
Storicamente il neutrino venne introdotto per salvare dal naufragio almeno tre leggi di conservazione (energia, quantità di moto e momento angolare). Questa particella rimase per circa trent’anni un utile ed elusivo fantasma al quale i fisici credevano per l'assoluta fiducia riposta nel principio di conservazione dell'energia. Solo nel 1955, Cowan e Reines, mediante una serie di brillanti esperimenti, riuscirono a mettere in evidenza la reale esistenza del neutrino.
Quale la morale che il fisico ci porta a conoscenza in seguito a quanto argomentato? Che nonostante la nostra fede nel suddetto principio, dobbiamo sempre ricordare ai giovani studenti che l’unica realtà di fatto nello studio della fisica, e in genere della scienza, è quella di non credere mai di essere in possesso di una verità assoluta, ma di procedere sempre verso stadi più elevati [NUOVA PHISICA di Antonio Caforio e Aldo Ferilli - Ediz; LE MONIER].
E qui ora voglio ricordare che sulla scorta della morale del “neutrino” fantasma dei fisici ci si è dimenticati di un altra sorta si cosa fantasma, l’evangelico “GRANELLO DI SENAPE” [Marco 4,30-32].
Si tratta di uno dei commensali degustatori del buon vino del post relativo, Gesù e i suoi apostoli. Perciò chiedo: ma loro non contano proprio nulla sulla questione del Futurismo? Eppure non fu proprio Gesù a istituire il primo Manifesto Futurista, che mise in croce l’Impero di Roma e con esso il Paganesimo?
Io credo che se non fosse per quell’“Ultima Cena”, quel “bacio” traditore di fine Cena sul Monte degli Ulivi e, in anteprima, il miracolo delle “Nozze di Cana”, noi non avremmo alcuna altra possibilità di sbarrare il torrente della fine del mondo che sembra prepararsi a danno dell’umanità con un nuovo diluvio. Ecco una sorta di “Bacco”, ma alla rovescia, che però poco piace se non per filosofeggiare in comodi salotti, andare a Messa e riversare nei Confessionili i peccati, più per un formalismo che per effettiva convinzioni penitenziale.
GAETANO BARBELLA

2 commenti:

Annarita ha detto...

Teo, correggi per piacere il titolo con "neutrino".

Baci
annarita

Paola Tassinari ha detto...

Cielo che figuraccia.......grazie per la segnalazione. Baci.