mercoledì 11 febbraio 2009

LA COLONNA DEI FRANCESI

Davanti alla mia casa passa il fiume Ronco. Il giorno di Pasqua (11/04/1512) si combattè qui, la famosa battaglia di Ravenna. Da una parte l'esercito francese alleato al duca di Ferrara, dall'altra gli eserciti uniti di Papa Giulio II e re Ferdinando di Spagna. L'episodio è famoso nella storia militare, si trattò della prima battaglia in cui furono impiegate le artiglierie in campo aperto. A questo proposito si racconta , che essendosi spostate le forze in campo, un messaggero andò ad avvisare il duca Alfonso D'Este, comandante delle artiglierie, che i suoi cannoni stavano sparando sui francesi. Il duca rispose... sparate, sparate, pure senza spostarvi, chè tanto lì son tutti stranieri. Sulla riva destra del fiume fu posto, a ricordo, un pilastro chiamato la Colonna Dei Francesi.

6 commenti:

andrea ha detto...

ciao, sono io quello della poesia, grazie per avermi capito,e grazie per i tuoi accenni storici, quando verro' a ravenna raccontero' con orgoglio a mio figlio cio' che ho imparato ora da te...(a lui piacciono le storie antiche) e mi vantero' un po' di sapere..........

pierperrone ha detto...

Paola, una mia amica dice che i nobili, a furia di sposarsi fra di loro, fanno figli scemi.
Eh? Non ti sembra il ritratto dell'arguzia militare del Duca?

Ma forse il Duca aveva anche un fondo di senso nazionale, nel 1512, mentre stava per scoppiare in Europa la bomba della Lutero, a Firenze ritornano Medici dopo la sbornia del Savonarola, che bruciò tutti i libri ed i quadri in piazza, e un periodo breve di repubblica. in quell'anno moriva Vespucci, membro di una famiglia ricca, di Firenze, amica dei Medici, committente del Botticelli, amica dell'Accademia neoplatonica di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Tutti morti prima del 1512.

Forse il Duca era un pò razzista. Ma non si può esserne certi. Non era forse alleato dei francesi?

Poteva essere solo distratto.

O solo un pò confuso.

Ma quella che mi piace di più è l'idea della mia amica.

PS. Sempre di "fuoco amico" si tratta. Non ne abbiamo sentito parlare fin troppo anche recentemente?
In tutte le guerre.
Anche adesso, che le tecnologie moderne supportano i comandi militari con una precisione quasi microscopica.
Ed anche adesso che i nobili non ci sono più nell'esercito più potente del mondo. Che comunque sbaglia, per fuoco amico, molto, ma molto più di quanto non desideri. E cosi, dato che i nobili, adesso, in quell'esercito (quello americano)non ci sono più, con buona pace della mia amica dobbiamo scagionare il Duca dall'accusa di essere figlio di troppi accoppiamenti fra consanguinei delle stesse casate (o, che detto in altre parole, aveva il sangue troppo blu, o quarti di nobiltà troppo elevati, ...)

Comunque, il 1512, resta la triste ricorrenza dell'entrata in campo aperto dell'artiglieria pesante.
Comunque, se può interessa, su WIKIPEDIA inglese, la battaglia di Ravenna viene sintetizzata così:
"April 11 - Battle of Ravenna: French forces under Gaston de Foix, Duc de Nemours defeat the Spanish under Raymond of Cardona, but Gaston is killed in the pursuit".
Quindi, nonostante tutto, il Duca non è riuscito a battere i francesi.

Anonimo ha detto...

C' e sempre da imparare. Mi piaciono questi ricordi storici.
Grazie.
Vale

Paola Tassinari ha detto...

La risposta sulle guerre sarà nel prossimo post,( non so perchè nel tuo blog c'è già). In quanto alla battaglia la vittoria andò ai francesi, ma gli spagnoli uccisero il loro comandante Gastone che era fratello della regina di Spagna e nipote del re di Francia così come ciliegina sulla torta i francesi rasero quasi al suolo Ravenna nonostante la loro vittoria.Quello che dice la tua amicva è vero, infatti al nostro re Vittorio Emanuele III dettero in sposa la regina del Montenegro che ela alta e bella , per rinverdire un po' la loro razza, ma vedendo i discendenti di oggi mi chiedo si è rinverdita o no?

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Andrea di essermi venuto a trovare, un saluto dalla bizantina Ravenna alla grassa Bologna. Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Un saluto anche a te Pier Luigi.